Per procedere alla vendita dell'oro usato, ma anche dell'argento usato o altri metalli preziosi, è necessario rispettare alcune semplici regole.
Poche regole fondamentali per evitare di incorrere in sanzioni, che possono essere anche pesanti e colpire non solo il compro oro ma anche il privato.
Ecco allora cosa è importante sapere per vendere oro usato ad un compro oro, senza rischi
1. Età minima
Prima di tutto precisiamo che per procedere alla vendita di oro usato, argento o altri oggetti preziosi è necessario aver compiuto 18 anni.
2. Documenti di identità
Chi intende vendere i propri oggetti d'oro o argento deve esibire un documento d'identità valido e il codice fiscale.
3. Registrazione della compravendita
Il titolare del compro oro ha il compito di compilare l' apposito modulo con la descrizione e la foto degli oggetti usati che vengono venduti, ed è importante assicurarsi di ricevere una ricevuta con tutti gli estremi della transazione
4. Metodo di pagamento
Il pagamento in contanti è ammesso solo entro i limiti stabiliti dalla legge. Oltre tale limite è necessario usare mezzi tracciabili, come un bonifico bancario
5. IVA
La vendita di oro usato, argento usato ed altri oggetti preziosi usati è esente IVA.
Questi adempimenti sono necessari per consentire alle forze dell'ordine di eseguire eventuali controlli, poiché i dati relativi ad ogni vendita vengono registrati in un apposito registro della compravendita di oggetti preziosi usati. Questo registro consente alle forze dell'ordine la possibilità di effettuare una tracciabilità di tutti i beni preziosi e di impedire così le operazioni illecite di vendita.
Per lo stesso motivo, l'oro usato venduto viene conservato 10 giorni nel negozio che l'ha acquistato, per consentire le eventuali verifiche sulla sua origine, prima di essere destinato alla distruzione o alla rigenerazione. Non è necessario invece attendere nessun termine per ricevere il pagamento per la vendita dell'oro o argento usati. Il privato che si reca in negozio, riceve immediatamente il compenso per gli oggetti preziosi venduti, secondo le modalità concordate e nel rispetto della normativa vigente, anche per quanto riguarda il limite dei contanti.